Traduzione di Alessandro Selli dell'originale sito in: http://sdhammika.blogspot.com/2008/08/how-ancients-did-it.html
Tradotto ad agosto 2008
Ultima revisione: 30 agosto 2008
Il sesso nel buddhismo II
Mercoledì 13 agosto 2008
Come lo facevano gli antichi
Ci pensiamo spesso vivere in una società di grande licenziosità
e inventiva sessuale e diamo per scontato che a riguardo siamo diversi
dalle generazioni precedenti. Una rapida occhiata alla sezione
delle parajika [le infrazioni della
regola monastica che comportano l'espulsione del bhikkhu dalla comunità
monastica, NdT] del Vinaya [la
parte del canone che raccoglie le regole e le relative circostanze
della disciplina monastica, NdT] dimostrerà come invece non c'è
nulla di nuovo per quanto riguarda il sesso; cioè è già tutto stato
fatto prima. Il Vinaya dimostra familiarità con la bestialità,
con
diversi generi di feticismi, con l'incesto, l'autosodomia, la
necrofilia, il frotterismo (questa l'ho dovuta cercare
nell'enciclopedia) e diversi altri tipi di comportamento sessuale non
ancora inclusi nella tassonomia clinica. Fa persino menzione di
un monaco
che aveva avuto, come dire? una relazione molto intima con una bambola
di legno! (Vin.II,35).
Se tanto ancora non bastasse a convincervi che non c'è nulla di
nuovo, leggetevi la sezione del Kama
Sutra sul sesso rozzo, il sesso di gruppo, i giocattoli da sesso
e l'ingrandimento del pene. Aveste intenzione di farlo evitate
però la traduzione di Richard Burton, che è quella più facilmente
reperibile ma anche la più inaffidabile. Burton non comprende
gran parte della terminologia e ha tagliato numerose sezioni, non
perché le trovasse troppo piccanti per i lettori vittoriani, ma perché
non capiva quale parte fosse la testa e quale la coda. Il Kama Sutra Completo [The Complete
Kama Sutra] di Alain Danielou è migliore, però vi imprime troppi dei
suoi pregiudizi e non so ancora di cosa dovrebbe essere la traduzione
l'espressione "coito buccale" [limite
degli
anglofoni, NdT]. Una cosa buona del libro di Danielou è
che include una selezione di brani dal commentario di Yasodhra che non
è
disponibile altrove in inglese. La traduzione di Indra Sinha è
molto buona e include brani selezionati dal Koka Sastra e dall'Anangra Ranga, importanti ma meno
noti. Alcune edizioni includono anche riproduzioni di miniature
artistiche, non, si dovrebbe notare, quei falsi di scarsa qualità che
erano stati prodotti per i turisti inglesi dei primi del 20º secolo che
sono di solito usati per illustrare le edizioni del Kama Sutra. Tuttavia la
traduzione di gran lunga migliore del Kama
Sutra è quella di Wendy Doniger e Sudhir Kakar, recentemente
pubblicata nella collana Classics della Oxford World.
Nonostante sia stato scritto molti secoli dopo il Buddha (forse
nel 4º secolo EC), il Kama Sutra
aiuta a fornire una visione di base dell'atteggiamento del primo
buddhismo riguardo la sensualità; il secondo dei due estremi che la Via
Mediana evita.
Inviato da
Shravasti Dhammika alle 12:05
mattutine
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