Notevole come di una persona così
tradizionalista si arrivi ad ammettere che superi la religione
istituzionale nel fornire alla società motivi di riflessione e
anche d'azione. Ulteriore segno che il monachesimo tradizionale
ha fatto il suo tempo.
http://www.buddhistchannel.tv/index.php?id=9,5942,0,0,1,0
Di ANCHALEE KONGRUT, fotografie
di PAWAT LAOPAISARNTAKSIN, The
Bangkok Post, 22 febbraio 2008.
Bangkok, Thailandia --
I
testi nelle cornici sono consunti dal tempo. La bella scrittura
è arrotondata, con riccioli delicati simili ai caratteri
antichi, ma mentre la carta li rende simili a documenti antichi, il
contenuto dimostra il contrario.
<< La fotografia d'archivio mostra il sig. Angkarn che tiene
una lezione
d'arte.
"Usate la psicologia occidentale per analizzare la mia poesia
e concludete che io ... Angkarn Kalyanapong, sia inconsciamente
masochista. La mia visione del mondo è orientata dal
Buddhismo. Il mio spirito è orientale. E come
buddhista sono perfettamente equilibrato."
Un altro testo recita: "La poesia 'Ti ho perso' illustra la
filosofia orientale che l'amore è una fonte di sofferenza.
L'uomo descritto in questa poesia fa voto di pagare il prezzo
dell'amore vivendo in tortura per punirsi dell'essersi innamorato della
donna sbagliata."
Queste sono lettere che il poeta ha scritto ad un'allieva che
ha scritto una tesi sulle sue opere più famose. Questi
testi fanno parte di oltre cento opere del sig. Angkarn, un artista di
rilievo nazionale e un poeta del SEA Write, poste in mostra alla
galleria d'arte dell'Università Silpakorn tra il 9 e il 29
febbraio.
La mostra ne festeggia l'ottantunesimo compleanno.
La raccolta comprende disegni, dipinti e poesie autografe del
sig. Angkarn, tutte provenienti da collezioni private, inclusa la
collezione personale dell'artista.
È uno dei poeti più stimati del paese. Sue
poesie sono incluse nei libri di testo insieme a quelle dei grandi
poeti che l'hanno preceduto.
Il suo talento non è limitato alla letteratura.
Ancora studente d'arte all'università di Silpakorn i suoi
dipinti e schizzi, la maggior parte dei quali caratterizzati da motivi
tradizionali thailandesi e un'immaginazione sconfinata, gli hanno
guadagnato l'ammirazione e la ricerca degli entusiasti dell'arte.
Ma quello che veramente rende questo artista-poeta unico
è il messaggio delle sue opere.
Mentre il suo ritmo e le sue rime sono composte secondo
modelli tradizionali, il messaggio riflette la sua frustrazione e
critica dei problemi sociali e politici, dell'ambiente e, soprattutto,
della degenerazione morale della società buddhista.
"Non è solamente un fine poeta", dice Chetana
Nagavajara, un noto accademico di letteratura. "Leggerlo infonde
un autentico sprone morale ed è proprio questo che ci serve dai
nostri poeti contemporanei
... perché raramente ce ne giungono dai nostri monaci, persino
da quelli anziani" ha detto il sig. Chetana all'inaugurazione della
mostra la settimana
scorsa.
A ottantun' anni è sempre attivo. Si tiene
aggiornato sull'attualità e legge molti giornali, aiutandosi con
una lente d'ingrandimento. Scrive ancora poesie e dipinge.
E recita ancora poesie, non solo le sue ma anche i capolavori che
ha letto da che era ragazzo. Il suo discorsare è
inframezzato da espressioni poetiche ed analogie.
Sulla politica dice: "Stiamo vivendo in Ayutthaya [antica
capitale siamese, NdT] durante la sua caduta. Ma è
un'Ayutthaya senza il re Naresuan il Grande, oppure il re Taksin il
Grande. Nessun leader politico ha quel genere di spirito o
coraggio. E così, il nostro paese è alla deriva."
Nonostante la sua statura come letterato, il sig. Angkarn
è di animo umile ed è stanco delle richieste di
autografi, che M. R. Kukrit Pramoj [ex
primo
ministro
thailandese,
NdT]
una volta descrisse come "un'opera d'arte".
"La gente sopravvaluta la firma rispetto al contenuto e alle
idee" dice il poeta.
Ma quando firma un autografo crea un'opera d'arte. "Ci vuole
tempo per fare un autografo" dice, mentre lentamente traccia a penna la
sua scrittura arrotondata.
"Firmare autografi prende tempo perché devo anche
recitare formule buddhiste in benedizione del destinatario."
Alle domande sulle abitudini nel leggere o nello scrivere
della nuova generazione, il poeta si è riservato il diritto di
non esprimersi.
"Non li conosco [quelli della nuova generazione] abbastanza
per giudicarli. È come fossi un mangut o un durian [due
frutti thailandesi]. Non sono nelle condizioni di potermi
esprimere a proposito del riso."
Il suo atteggiamento a proposito della mostra
all'università di Silpakorn è improntato alla modestia.
"È una testimonianza di quello che ho conosciuto.
È come le lucciole che emettono luce. Chiunque la
vede ne può fare uso" dice.
I diritti
d'autore sono detenuti dagli Autori e/o dagli Editori degli originali.
I diritti delle
traduzioni in italiano sono del traduttore.
La traduzione
italiana è coperta, ove compatibile con la licenza
dell'originale,
dalla
licenza
Creative Commons versione 3.0 Attribuzione - Non commerciale -
Condivisibile alle stesse condizioni
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/deed.it