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Data: lun 25 feb 2008 17:37:03 +0100
Oggetto: Angkarn Kalyanapong: poeta e artista thailandese
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Lievemente riedito.

   Lo direi uno degli ultimi orientali rimasti.

  Come considerarlo, un dinosauro destinato all'estinzione, oppure uno dei pochi ad aver saputo cogliere, attraverso gl'insegnamenti buddhisti, il vero senso della vita?

  Notevole come di una persona così tradizionalista si arrivi ad ammettere che superi la religione istituzionale nel fornire alla società motivi di riflessione e anche d'azione.  Ulteriore segno che il monachesimo tradizionale ha fatto il suo tempo.

http://www.buddhistchannel.tv/index.php?id=9,5942,0,0,1,0

Le opere di un famoso poeta in mostra a Bangkok, Thailandia.

Di ANCHALEE KONGRUT, fotografie di PAWAT LAOPAISARNTAKSIN, The Bangkok Post, 22 febbraio 2008.

Le poesie e i disegni di Angkarn riflettono uno spirito orientale unico.

Bangkok, Thailandia -- I testi nelle cornici sono consunti dal tempo.  La bella scrittura è arrotondata, con riccioli delicati simili ai caratteri antichi, ma mentre la carta li rende simili a documenti antichi, il contenuto dimostra il contrario.

Angkam Kalyanapong<< La fotografia d'archivio mostra il sig. Angkarn che tiene una lezione
d'arte.

  "Usate la psicologia occidentale per analizzare la mia poesia e concludete che io ... Angkarn Kalyanapong, sia inconsciamente masochista.  La mia visione del mondo è orientata dal Buddhismo.  Il mio spirito è orientale.  E come buddhista sono perfettamente equilibrato."

  Un altro testo recita: "La poesia 'Ti ho perso' illustra la filosofia orientale che l'amore è una fonte di sofferenza.  L'uomo descritto in questa poesia fa voto di pagare il prezzo dell'amore vivendo in tortura per punirsi dell'essersi innamorato della donna sbagliata."

  Queste sono lettere che il poeta ha scritto ad un'allieva che ha scritto una tesi sulle sue opere più famose.  Questi testi fanno parte di oltre cento opere del sig. Angkarn, un artista di rilievo nazionale e un poeta del SEA Write, poste in mostra alla galleria d'arte dell'Università Silpakorn tra il 9 e il 29 febbraio.

  La mostra ne festeggia l'ottantunesimo compleanno.

  La raccolta comprende disegni, dipinti e poesie autografe del sig. Angkarn, tutte provenienti da collezioni private, inclusa la collezione personale dell'artista.

  È uno dei poeti più stimati del paese. Sue poesie sono incluse nei libri di testo insieme a quelle dei grandi poeti che l'hanno preceduto.

  Il suo talento non è limitato alla letteratura.  Ancora studente d'arte all'università di Silpakorn i suoi dipinti e schizzi, la maggior parte dei quali caratterizzati da motivi tradizionali thailandesi e un'immaginazione sconfinata, gli hanno guadagnato l'ammirazione e la ricerca degli entusiasti dell'arte.

  Ma quello che veramente rende questo artista-poeta unico è il messaggio delle sue opere.

  Mentre il suo ritmo e le sue rime sono composte secondo modelli tradizionali, il messaggio riflette la sua frustrazione e critica dei problemi sociali e politici, dell'ambiente e, soprattutto, della degenerazione morale della società buddhista.

  "Non è solamente un fine poeta", dice Chetana Nagavajara, un noto accademico di letteratura.  "Leggerlo infonde un autentico sprone morale ed è proprio questo che ci serve dai nostri poeti contemporanei ... perché raramente ce ne giungono dai nostri monaci, persino da quelli anziani" ha detto il sig. Chetana all'inaugurazione della mostra la settimana scorsa.

  A ottantun' anni è sempre attivo.  Si tiene aggiornato sull'attualità e legge molti giornali, aiutandosi con una lente d'ingrandimento.  Scrive ancora poesie e dipinge.  E recita ancora poesie, non solo le sue ma anche i capolavori che ha letto da che era ragazzo.  Il suo discorsare è inframezzato da espressioni poetiche ed analogie.

  Sulla politica dice: "Stiamo vivendo in Ayutthaya [antica capitale siamese, NdT] durante la sua caduta.  Ma è un'Ayutthaya senza il re Naresuan il Grande, oppure il re Taksin il Grande.  Nessun leader politico ha quel genere di spirito o coraggio.  E così, il nostro paese è alla deriva."

  Nonostante la sua statura come letterato, il sig. Angkarn è di animo umile ed è stanco delle richieste di autografi, che M. R. Kukrit Pramoj [ex primo ministro thailandese, NdT] una volta descrisse come "un'opera d'arte".

  "La gente sopravvaluta la firma rispetto al contenuto e alle idee" dice il poeta.

  Ma quando firma un autografo crea un'opera d'arte. "Ci vuole tempo per fare un autografo" dice, mentre lentamente traccia a penna la sua scrittura arrotondata.

  "Firmare autografi prende tempo perché devo anche recitare formule buddhiste in benedizione del destinatario."

  Alle domande sulle abitudini nel leggere o nello scrivere della nuova generazione, il poeta si è riservato il diritto di non esprimersi.

  "Non li conosco [quelli della nuova generazione] abbastanza per giudicarli.  È come fossi un mangut o un durian [due frutti thailandesi].  Non sono nelle condizioni di potermi esprimere a proposito del riso."

  Il suo atteggiamento a proposito della mostra all'università di Silpakorn è improntato alla modestia.

  "È una testimonianza di quello che ho conosciuto.  È come le lucciole che emettono luce.  Chiunque la vede ne può fare uso" dice.


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