Traduzione dell'originale sito in: http://sdhammika.blogspot.com/2008/12/buddhist-christian-cooperation.html
Tradotto da: Alessandro Selli il 21 marzo 2009
Ultima revisione: 21 marzo 2009
Cooperazione buddhisto-cristiana
Quando i cristiani nestoriani si diffusero nell'Asia centrale nel corso
del VI e VII secolo entrarono in contatto con i missionari e i santi di
una religione altrettanto fiduciosa nelle proprie possibilità ed
espansionistica, il buddhismo. Anche i buddhisti volevano far
giungere il loro messaggio salvifico al mondo e avevano lanciato grandi
missioni dai monasteri e dai templi indiani. Presentando la loro
fede i cristiani si avvalsero naturalmente delle forme culturali con
cui gli asiatici avevano familiarità. Raccontarono le loro storie
in forma di sutra, gli schemi dei cui versi erano già stati resi famosi
da missionari e insegnanti buddhisti. Alcuni scritti nestoriani
hanno attinto pesantemente dalle idee buddhiste, avendo costoro
tradotto le preghiere e le funzioni cristiane in modo tale che i
lettori asiatici li trovassero sensati. Una storia in particolare
di questo periodo indica che ci fosse uno stupefacente grado di
collaborazione tra le due fedi. Nel 782 il missionario buddhista
indiano Prajna arrivò in Chang'an con una grande raccolta di sutra e
altre scritture. Sfortunatamente queste erano scritte in lingue
indiane. Si consultò con il vescovo nestoriano locale, Adamo, che
aveva già tradotto parti della Bibbia in cinese. Insieme gli
studiosi buddhisti e cristiani lavorarono insieme amichevolmente per
alcuni anni per tradurre sette grandi volumi di testi buddhisti.
Probabilmente Adamo lo fece tanto per curiosità intellettuale quanto
per buona volontà ecumenica e possiamo soltanto tirare ad indovinare
quali conversazioni ne seguirono. Questi sforzi produssero frutti
in Cina e ben oltre. Tra i residenti di Chang'an dell'epoca si
annoveravano anche dei monaci giapponesi che portarono queste
traduzioni con se quando tornarono in patria. In Giappone molte
di queste opere divennero i testi fondamentali delle grandi scuole del
medioevo. Tutti i famosi movimenti della storia successiva
giapponese, incluso lo Zen, possono essere ricondotti a queste scuole
antiche e infine, incredibilmente, all'opera di un vescovo
cristiano. Per ulteriori informazioni su questo argomento
interessante si dia un'occhiata all'articolo http://www.boston.com/bostonglobe/ideas/articles/2008/12/14/when_jesus_met_buddha/
Inviato da Shravasti Dhammika alle 2:13 mattutine.
I diritti d'autore sono detenuti dall'Autore dell'originale.
I diritti della traduzione in italiano sono del traduttore.
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