Traduzione
di Alessandro Selli dell'articolo pubblicato alla URL http://aarondtaylor.newsvine.com/_news/2009/12/10/3617584-hurray-to-rick-warren-for-denouncing-ugandas-anti-gay-law-but-where-are-the-other-christian-leaders
Di Aaron D.
Taylor
Data di
pubblicazione: 10 dicembre 2009
Urra a Rick Warren per aver denunciato la legge antigay
dell'Uganda, ma dove sono gli altri leader cristiani?
Quale missionario di carriera in Africa temo quello che mi
succederebbe nel giorno del giudizio se non parlassi apertamente contro
quello che sta succedendo adesso in Uganda nel nome di Cristo.
Stavo proprio scrivendo il mio notiziario mensile quando ho deciso di
controllare la mia email. La riga di oggetto diceva: "Il pastore Rick
Warren condanna la legge anti-omosessuali". Urrà per Rick
Warren, ma la mia domanda è: dove sono tutti gli altri? I
leader della destra cristiana negli U.S.A. si lamentano in
continuazione che i media li raffigurano sempre come dei bigotti nei
confronti degli omosessuali. Bene, sigg.i Dobson e Sekulow, questo
è il momento perfetto per dimostrare che hanno torto. Sto ancora
aspettando la mia email di azione urgente.
[...]
Mi piacerebbe pensare che i leader cristiani americani non abbiano
nulla a che vedere con la china su cui sta scivolando il governo
dell'Uganda, ma so che non è vero. Per chi non lo sapesse sono
stato in Uganda e ho vissuto e viaggiato in lungo e in largo per tutta
l'Africa. Basandomi sulla mia esperienza [posso dire che] il livello di
influenza che i pastori, gli evangelisti e i missionari americani hanno
nei paesi africani a maggioranza cristiana è astronomica,
specialmente quando si tiene conto di quante chiese e ministri del
culto dipendono dal sostegno americano. Per quanto riesca difficile a
credersi nella maggior parte dei paesi anglofoni in Africa i
televangelisti americani sono come delle rock star. L'ugandese medio
sente nei confronti di persone come T.D. Jakes, Reinhard Bonnke e Benny
Hinn quello che l'americano medio sente nei confronti di gente come -
ironicamente parlando - Bono. Se esagero è di poco.
[...]
Non dimentichiamoci che c'era un uomo ottant'anni fa che assunse al
potere con un programma politico che criminalizzava il sesso gay
consensuale. Il suo nome era Hitler. C'è una ragione
perché l'apostolo Paolo disse alla Chiesa di Corinto:
"Perché come potrei io giudicare quelli che sono fuori?" (I
Corinti 5:12). Paolo deve aver saputo che quando i cristiani cercano di
legiferare la moralità fuori dell'ambito della disciplina
spirituale interna alla Chiesa il risultato è di norma un mostro
orribile che non rassomiglia in nulla a Cristo. È giunta l'ora
che i pastori, i missionari e gli evangelisti americani, con i nostri
fratelli e sorelle africani, dichiarino ad alta voce al mondo: non nel
nostro nome!
Chissà perché sono convinto che non se lo filerà
nessuno e che rimarrà una voce che urla nel deserto.
Perché la dolorosa norma, a proposito dell'influenza delle
chiese cristiane occidentali nei paesi "da conquistare", è
quella descritta ad esempio dal documentario "Prisoners of a White
God",
del ricercatore ceco Tomáš Ryška. Una terribile
testimonianza delle perversioni che
muovono e a loro volta creano i missionari cristiani nel mondo,
in Thailandia e Laos
nel caso di questo documentario di facile reperimento in
rete.
Ultimo aggiornamento: 07 gennaio
2010
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