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La strana dicotomia occidentale
martedì,
28 febbraio 2006
Due di due
(parte prima)
Per motivi a me non del tutto chiari la nostra civiltà
occidentale si è ormai fissata
su una serie di classificazioni
dicotomiche del reale e ragiona ormai quasi esclusivamente per
contrari: per esempio essere si contrappone a non essere,
bene a male, e politicamente destra a sinistra.
La descrizione dicotomica e il modello monodimensionale di
realtà che ne consegue sono tanto radicati nel nostro
comune modo di pensare da causare gravi problemi di
comprensione non appena ci si trovi di fronte a un qualunque
problema poco meno che semplice, per non parlare della tentazione
di considerare come contrapposti o complementari concetti che non lo
sono affatto.
È persino difficile far cogliere il punto all'interlocutore:
recentemente mi è
capitato di contribuire a una
sterile
discussione
con un tizio che sosteneva che rock
e dance fossero generi
musicali
incompatibili. Tentare di fargli capire che essi non lo sono affatto
si è dimostrato futile. Che il rock nasca in origine proprio
come musica da ballo e lo rimanga fino alla metà
degli anni '70 (per tornare a esserlo, almeno in parte, un decennio
piú tardi) è cosa che non lo tocca. Che il termine
rock indichi un vasto genere
musicale e il
termine dance indichi invece
una qualifica attribuibile a qualunque
genere è affermazione da colui contestata (su quali basi, non
saprei dire).
È un po' come discutere
di
colori con qualcuno che sostenga che l'unico verde esistente in
natura sia il
verde scuro e che, posto di fronte a molteplici esempi di oggetti color
verde chiaro, ribatta ogni volta che si tratta di oggetti chiari, non
certo verdi.
In fondo è una stupidaggine, mi dite? Provate a sostituire
colori con cultura, verde con italiano, scuro con cattolico e chiaro
con gli appartenenti alla comunità religiosa o culturale che
preferite.
È
un po' come discutere di cultura con qualcuno che sostenga che
l'unico italiano esistente in natura sia l'italiano cattolico e che,
posto di fronte a molteplici esempi di italiani che cattolici non sono,
ribatta ogni volta che si tratta di persone non cattoliche, non certo
di italiani.
L'atteggiamento di chiusura mentale di fronte ai molteplici e complessi
aspetti della realtà è lo stesso nei due casi. Chi segue
il primo ragionamento, statene certi, sarà propenso a seguire
anche il secondo, che è formalmente identico.
Postato da: fBxxx il 28/02/2006
11:26
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