SCRIPTA MANENT (sed non ab infinito)

Questa è una collezione di testi varî che ho voluto parcheggiare qui per non perdere.  Sono sia testi originali che testi reperiti su Internet che per una ragione o un'altra mi hanno interessato tanto da volerli tradurre.

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  Mi sento, dopo qualche anno di esperienza nell'inviare liberamente sia i testi riportati nel seguito che altri, sia miei originali che semplici traduzioni o citazioni di altri, di dover aggiungere qui le mie considerazioni personali sul mio scrivere in Internet per fare chiarezza sul valore e funzione di tali testi.  Segue quindi una nota che costituisce una versione più elaborata ed estesa della semplice dichiarazione di rigetto delle responsabilità dello scrivente, quello che nei paesi anglosassoni o nel contesto internazionale si chiama disclaimer.

  Mi rendo ben conto che alcuni dei temi trattati nelle sezioni che seguono la presente siano passibili di suscitare reazioni emotive accese presso certe persone, sia individui che gruppi.  A volte mi sono trattenuto dal rendere pubbliche certe traduzioni o pezzi originali perché li ho ritenuti troppo suscettibili di attirarsi controreazioni smodate e perché poi non c'era in mio parere un evidente guadagno (in termini di valori sociali o etici) che li rendesse tanto importanti dal voler correre il rischio.

  Ma sono convinto di due cose: se da una parte scrivere pezzi ovviamente destinati a suscitare la disapprovazione o addirittura l'ira di qualcuno o di gruppi di persone senza una buona ragione per farlo è pura provocazione, dileggio del prossimo e un'inutile sfida destinata solamente a rendere l'umore e la vita nel mondo per certe persone peggiore di quanto già lo deve essere per natura, questo non deve essere elevato ad un tale sacro principio dal portare persone assennate a rinunciare all'esporre liberamente le proprie opinioni o  riportare quelle di altri, sia in segno di approvazione che in segno di dissenso.

  Da un'altra parte trovo che si sia spesso esagerato ed estrapolato ben fuori della giusta misura e del corretto contesto il valore degli scritti che ho sia accumulato su questo sito che sparso in giro su Internet (specialmente USENET).

  A riguardo mi preme sottolineare una cosa: gli articoli che seguono e che in genere invio su Internet che sono stati trascritti o tradotti a partire da testi di altre persone, li ho inviati perché li ho ritenuti interessanti.  Per quanto ciò certamente includa l'essere pienamente d'accordo con le idee ivi esposte, non è certamente sempre vero e ci sono altre ragioni, sia in linea di principio che nella realtà, per le quali ho deciso di disseminare tali scritti.

  Si può ad esempio inviare un testo che si trova interessante in un gruppo di discussione perché NON si è d'accordo con le idee e tesi che contiene e si cerca di sondare le opinioni a riguardo presso un certo gruppo di individui legati da un interesse comune.  Questo può essere il caso, ad esempio, dell'invio di un articolo sugli effetti positivi di una politica energetica nazionale al 10% nucleare in un gruppo di discussione ecologista.  Altrimenti potrebbe essere il caso di un articolo sugli effetti benefici del mangiare un chilo di carne a settimana inviato su un gruppo di discussione sul vegetarianismo dove si sa scrivono dei medici, per sollecitare le loro opinioni informate.

  Si può altrimenti inviare un articolo sul quale si fa fatica a formarsi un parere definitivo, oppure che proprio non si comprende ma che per qualche ragione si trova lo stesso tanto interessante da volerne leggere quante più opinioni informate possibile.  Questo potrebbe essere il caso, ad esempio, dell'invio di un articolo sulla possibilità della creazione di un buco nero artificiale nel Grande Collisionatore di Adroni del CERN che possa risucchiarsi la Terra con tutti gli annessi e connessi (la creazione del più potente e definitivo aspirapolvere mai concepito) su un gruppo di discussione di temi scientifici.

  Si può diffondere uno scritto per spirito goliardico, o beffardo, o per stimolare reazioni fantasiose (come le interviste immaginarie a personaggi storici, ipotesi sull'evoluzione alternativa di eventi storici al variare di certe condizioni), per sondare le opinioni dei lettori, per scoprire retroscena a proposito di certi fatti su cui qualcuno potrebbe vantare una conoscenza esclusiva, per imparare, per mettere alla prova le proprie capacità dialettiche (dannato chi lo fa, a proposito) per... basta, che più ci penso più mi vengono idee in mente sul perché.  In breve, per fare anche cultura.

  Insomma, purtroppo nessuna di queste ragioni viene in mente a quanti, sentendosi per qualsiasi ragione urtati da un certo articolo, saltano su armati di obiezioni, tesi, controargomentazioni, confutazioni, "prove", illazioni, accuse e, ovviamente, una piena dovizia di insulti se non addirittura minacce.

  Anche quando l'intento dell'autore (o del traduttore, o del messo) sembra evidente, la prudenza, il dubbio, il tatto e la cortesia (sembro scrivere di cose arcaiche e primitive, lo so, ma non è un difetto di quanti li ritengono ancora contrassegni di civiltà e nobiltà d'animo) dovrebbero suggerire di esporre le proprie critiche usando il modo congiuntivo (anche questo: il solo modo moderno è quello indicativo; noialtri che non solo conosciamo, ma addirittura usiamo il congiuntivo e il condizionale siamo ritenuti dai più fervidi e creativi dinosauri).  O chiedere che l'autore espliciti il suo intento prima di passare alle critiche aperte e dirette verso la persona.  Così regolarmente non è, ed è ormai regola che basti il minimo sospetto (o pretesto) per passare alle più violente e volgari accuse, attacchi e ritorsioni.

  Quando mai cambio parere su un certo argomento o trovo informazioni attendibili che mi fanno ritenere qualcosa che ho scritto non corrispondente al vero o non verosimile, non necessariamente pubblicherò un contro-articolo o emenderò quanto già presente su queste pagine o lo toglierò dal sito.  Questo soprattutto per motivi di pigriztempo.

  Spero di non essere che il bersaglio sporadico di pochissimi e innocui tali attacchi in futuro (che ciò non debba succedere mai so essere un'utopia, una fantasia irrealizzabile).  E soprattutto di non perdere mai (più) le staffe io stesso contro tali personaggi quando succede che mi tagliano la strada facendo magari anche il gesto dell'ombrello (cacchio, non c'è un'analoga pagina in italiano! Ma dove andrà a finire la cultura italiana di questo passo!).

  Insomma, doveste arrabbiarvi per qualcosa che avrete letto o visto in questo sito fate subito una pausa, prendete tre o quattro bei respiri profondi, se è una bella giornata fate una passeggiata al parco o intorno all'isolato, solo dopo pensate se sia il caso di fare qualcosa in proposito.  Sono una persona ragionevole e leggerò e prenderò in considerazione le vostre ragioni.  Magari deciderò di avere lo stesso ragione io, :-) ma di solito dedico del tempo per spiegare le mie fonti, motivazioni e intenti a chi mi ha voluto contattare per spiegare con un minimo di civiltà le sue ragioni.

  Fintanto che è possibile, intendo avvantaggiarmi della libertà di pensiero e della libera esposizione e circolazione delle idee.  Ma quando mai succede che la libertà e il rispetto sembrano entrare in rotta di collisione, di solito prediligo la prima.


Ultimo aggiornamento: 04 luglio 2010
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