Legenda
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Sistema Operativo |
Versione del SO1 |
Informazioni sull'hardware: report della utility hardinfo oppure:
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Configurazione per versione del kernel |
HP Mini 210-1015sl - Atom N450 |
Debian 64bit |
7.0 e 7.1 Wheezy |
3.0.8 |
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7.2 Wheezy |
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7.3 Wheezy |
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7.4 Wheezy |
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7.5 Wheezy |
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7.6 Wheezy |
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7.7 Wheezy |
hardinfo_report |
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8.0 Jessie |
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8.1 Jessie |
lshw |
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8.2 Jessie |
lshw |
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8.3 Jessie |
lshw | 4.2.8 4.3.6 4.4.6 |
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8.4 Jessie | lshw | 4.5.4 4.6.0 |
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ASUSTeK TUV4X - Pentium III 1000 |
Debian |
7.0 Wheezy |
2.6.39.4 |
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7.1 Wheezy |
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7.2 Wheezy |
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7.3 Wheezy |
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7.4 Wheezy |
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7.5 Wheezy |
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7.6 Wheezy |
hardinfo_report |
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7.7 Wheezy |
hardinfo_report |
|||
8.0 Jessie |
||||
8.1 Jessie |
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Devuan |
1.0 Beta Jessie |
lshw |
4.2.8 |
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BioStar P4M90-M4 - Pentium IV |
Fedora |
17 Beefy Miracle |
biostar_p4m90-m4_piv_lspci |
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18 Spherical Cow |
3.8.1-201(6) |
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19 Schrödinger’s Cat |
3.9.9-302 |
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20 Heisenbug |
3.11.10-301 |
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21 Twenty One |
3.17.4-302 |
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22 Twenty Two |
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23 Twenty Three |
lshw |
4.3.5-300 4.4.6(12) 4.5.4 4.6.0 |
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SiComputer
Activa Zepto - AMD E350 Dual Core 1,6 GHz |
2.3.0 precise |
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Fujitsu Lifebook A512 |
13.04 Raring Ringtail |
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13.10 Saucy Salamander |
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14.04 Trusty Tahr |
hardinfo_report |
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14.10 Utopic Unicorn |
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15.04 Vivid Vervet |
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15.10 Wily Werewolf | lshw | |||
16.04 Xenial Xerus | lshw |
Note:
I kernel 2.6.39.2 sono stati riconfigurati nei primi di luglio 2011 per effettuare questi cambiamenti (mantenuti nei kernel successivi):
opzione e vecchio valore |
opzione e nuovo valore |
CONFIG_VMSPLIT_2G_OPT=y |
# CONFIG_VMSPLIT_3G_OPT=y |
CONFIG_VM86=y |
# CONFIG_VM86 is not set |
CONFIG_ZONE_DMA=y |
# CONFIG_ZONE_DMA is not set |
La prima modifica si è resa necessaria perché Wine ad ogni esecuzione abortiva con il laconico messaggio: Ucciso (Killed, usando una localizzazione inglese del terminale). La modifica abbandona il modello di memoria 2G/2G user/kernel split (for full 2G low memory) (nome della voce in Linux/i386 Memory Access).
La voce CONFIG_ZONE_DMA serve per i dispositivi dotati di uno spazio di indirizzi a meno di 32 bit:
DMA memory allocation support allows devices with less than 32-bit addressing to allocate within the first 16MB of address space. Disable if no such devices will be used. |
Questa opzione non si è rivelata necessaria per i PC Atom N450, Atom D525, Pentium III 1000 e AMD E350.
1) La terza colonna è stata introdotta il 05/03/2013. Per i dati immessi prima essere indicato, per una certa versione della distribuzione, un kernel usato in una versione prececente a quella dichiarata.2) I kernel successivi alla serie 3.0 non funzionano con l'ACPI attivato su questo portatile per il noto problema delle tabelle DSDT (Differentiated System Description Table), facenti parte del sistema ACPI (Advanced Configuration and Power Interface), che non osservano fedelmente le specifiche ACPI e che sono state compilate con il compilatore Microsoft, piuttosto permissivo con i loro errori di sintassi. Inoltre i kernel Linux più recenti evidentemente hanno perso qualcosa della vecchia capacità di raggirare questi errori sintattici. Ancora non mi è riuscito di farli funzionare senza disattivare l'ACPI (parametro del kernel acpi=off). Nel mio caso il problema si manifesta con il kernel che scrive a ripetizione righe come questa senza procedere oltre nella fase di avvio:
udevd[411]: timeout: killing '/sbin/modprobe -bv acpi:ACPI0002:' [565] |
Per ulteriori informazioni in proposito e tecniche di soluzione si legga:
https://wiki.archlinux.org/index.php/DSDT e i suoi rimandi:
3) Per ottenere questi dati, non avendo la Fedora un pacchetto pnputils, sono stati copiati da una Debian i file /sbin/lspnp, /usr/share/misc/pnp.ids e /usr/share/man/man8/lspnp.8.gz.
4) Per poter compilare il kernel 3.1.1 (e altri successivi, anche su altre macchine) si è dovuto disabilitare la voce (nuova) CONFIG_DEBUG_STRICT_USER_COPY_CHECKS, situata in: Kernel hacking -> Strict copy size checks. La descrizione di questa opzione è riportata nel quadro seguente:
Strict copy
size checks |
In fase di compilazione la sua attivazione causava questo messaggio d'errore:
CHK
include/linux/version.h |
5) Questi kernel e i successivi sono stati compilati seguendo le istruzioni del sito Fedoraproject. Il primo kernel prodotto, per quanto riguarda le dimensioni, ha queste caratteristiche rispetto a quello della distribuzione:
# ls -oh /boot # du /usr/lib/modules/3.6.11-* |
Con Fedora17 per far funzionare Xorg
con l'accelerazione fornita dal driver libero nouveau
invece di quello propritario nvidia
ho
dovuto disinstallare i pacchetti seguenti forniti dal
repository RPMFusion:
xorg-x11-drv-nvidia-304.64-3.fc17.i686
kmod-nvidia-3.6.11-5.fc17.i686-304.64-1.fc17.7.i686
xorg-x11-drv-nvidia-libs-304.64-3.fc17.i686
spostare altrove i file /etc/X11/xorg.conf.d/00-nvidia.conf e /etc/ld.so.conf.d/nvidia-lib.conf, cancellare il collegamento simbolico /usr/lib/xorg/modules/nvidia-304.64 (che puntava a ../../nvidia/xorg) e modificare il file /etc/X11/xorg.conf per trasformare la riga Driver "nvidia" in Driver "nouveau" nella sezione "Device":
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Con Fedora18 invece è stato necessario spostare in altra directory il file /etc/ld.so.conf.d/nvidia-lib.conf e aggiungere, nel file /etc/X11/xorg.conf, le righe seguenti:
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6) Nella Fedora 18 la compilazione dei kernel falliva con questo messaggio d'errore:
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Le ragioni di
quest'errore sono spiegate in questa pagina: Can't
build
own kernel; in breve, a partire dalla versione 18 di
Fedora, la procedura di creazione del pacchetto rpm
del kernel tenta di firmare i moduli dei sorgenti
ufficiali,
possibilità introdotta a partire dal kernel 3.7.
Questa
firma digitale è attivata passando in fase di avvio al kernel
il parametro "enforcemodulesig=1".
La cosa presenta due problemi: per prima cosa bisogna fornire al
processo una chiave crittografica; in secondo luogo la Fedora
ancora
non imposta di default il parametro di avvio
"enforcemodulesig=1", e quindi, a
meno di non prendersi cura di eseguire entrambi questi passi
manualmente e se non si hanno troppi dubbi sulla resistenza del
sistema agli attacchi, è nella maggioranza dei casi poco utile
attivare questa funzione (che è descritta nei dettagli su questa
pagina).
Si può quindi procedere a disattivare la firma automatica dei
moduli
aprendo con un editor di testo il file
~/rpmbuild/SPECS/kernel.spec per
modificare,
per la propria architettura, la riga:
%global signmodules 1 |
in:
%global signmodules 0 |
7) Ho notato che è necessario assicurarsi che nella configurazione del kernel la voce General setup ---> () Local version - append to kernel release (ossia il campo CONFIG_LOCALVERSION) sia vuota, altrimenti il kernel installato cercherà i propri moduli in /lib/modules/${KERNEL_VERSION}${LOCALVERSION} mentre questi saranno installati in /lib/modules/${KERNEL_VERSION}.
8) La compilazione di questo kernel si arrestava con l'errore seguente:
Extracted 16 tokens |
Seguendo le risultanze esposte su http://www.gossamer-threads.com/lists/linux/kernel/1801173 e su http://lists-archives.com/linux-kernel/27949520-linux-3-13-rc1-is-out.html, ho cambiato dalla configurazione la voce:
CONFIG_X509_CERTIFICATE_PARSER=y |
in:
# CONFIG_X509_CERTIFICATE_PARSER is not set |
Questa voce si trova seguendo il
percorso:
Cryptographic API -> <M> Asymmetric (public-key cryptographic) key type -> <M> Asymmetric public-key crypto algorithm subtype (CONFIG_ASYMMETRIC_PUBLIC_KEY_SUBTYPE)
Il problema non si è più presentato con il kernel 3.13.3-201 e successivi.
9)
La voce CONFIG_X509_CERTIFICATE_PARSER
è stata reintrodotta senza che la compilazione fallisse (si veda
la
nota 8)
10) In questo
portatile si è riscontrato un problema con il touchpad.
Il
kernel Linux 3.10.7 (e successivi, esclusi almeno quelli
successivi al 3.14.13, vedasi nota 11) lo
considera un
banale topo PS/2, non un touchpad (kernel ):
[alessandro@ayu ~]$ xinput |
Per risolvere ho seguito le indicazioni fornite su http://nwoki.wordpress.com/2012/10/02/multitouch-fix-for-alps-touchpad/, tranne per il dettaglio di non aver sostituito il file psmouse.c dell'archivio http://www.dahetral.com/public-download/alps-psmouse-dlkm-for-3-2-and-3-5/at_download/file (file di archivio psmouse-alps-1.3-alt.tbz) con il file http://pastebin.com/raw.php?i=m404GW1G. Farlo causava il fallimento della compilazione, e il file del sito pastebin.com è più vecchio dell'ultima versione dell'archivio disponibile sul sito www.dahetral.com, che è la versione 1.3 ancora il giorno della scrittura di queste note, il 03 maggio 2014.
Scompattato l'archivio (psmouse-alps-1.3-alt.tbz) in /usr/src/psmouse-alps-1.3, si sono eseguiti questi comandi come superutente (root):
dkms add psmouse/alps-1.3 |
Per i kernel successivi, l'installazione del file immagine del kernel compilati con il comando make-kpkg aggiunge automaticamente il modulo sostitutivo /usr/src/psmouse-alps-1.3/ a quello del kernel, installando il primo nel modulo /lib/modules/"$(uname -r)"/updates/dkms/psmouse.ko. Usando questo modulo il touchpad funziona correttamente se si configura Xorg inserendo lo specifico file di configurazione /etc/X11/xorg.conf.d/50-synaptics.conf. Il sistema riconosce adesso in questo modo il touchpad:
[alessandro@ayu ~]$ xinput |
11) Nel kernel 3.14.13 si è potuto disabilitare il modulo esterno di cui la nota 10, essendo il suo modulo nativo psmouse.ko capace di riconoscere correttamente il dispositivo di input AlpsPS/2 ALPS GlidePoint.
Ultimo aggiornamento: 2016/05/29
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