Traduzione di Alessandro Selli del saggio pubblicato su:

http://coombs.anu.edu.au/SpecialProj/ASAA/biennial-conference/2004/Suwida-A-ASAA2004.pdf



Uno sviluppo sociale alternativo in Thailandia: la comunità buddhista Asoke1


Suwida Sangsehanat


Studente di dottorato nel programma di Scienze integrate dell'Università Thammasat, Bangkok, Thailandia,

Beneficiario del Reale programma di dottorato del Giubileo d'oro, Fondo per la ricerca della Thailandia,

Ospite come corsista presso la Facoltà di storia del Pacifico e dell'Asia,

Università nazionale australiana


In un'era in cui la globalizzazione ha reso possibile di tutto, persino l'addomesticamento del capitalismo (Beck 2000:2), il popolo thailandese si trova a dover affrontare l'insicurezza della crisi ambientale ed ecologica, delle violazioni dei diritti, dei rischi della società, del disequilibrio dello sviluppo e dello status sociale viziato dall'unidimensionalità della politica di sviluppo economico. Il buddhismo istituzionale2 può essere descritto solamente con aggettivi quali conservativo e stagnate. Se la stagnazione del sangha (l'ordine monastico buddhista di stato) e l'enfasi dello stato sulla dottrina dello sviluppismo economico possono essere qualificati come il sistema "dominante", allora la percezione della crisi nello sviluppo della Thailandia si può dire abbia causato il sorgere di un numero di "antisistemi" anti-sviluppismo. Questi movimenti hanno sottolineato l'importanza dell'autosufficienza a livello locale, dell'autosostentamento, dell'autonomia e della cultura della comunità, come pure della saggezza locale. Soprattutto dopo il collasso disastroso della "bolla economica" nel 1997 e dopo il famoso discorso di Sua Maestà Reale in occasione del suo compleanno, pronunciato alla nazione il dicembre dello stesso anno, si è registrato un diffuso sostegno ed incoraggiamento delle iniziative che rendano la società thailandese più autosufficiente3.

Uno dei più notevoli di tali "antisistemi" thailandesi è la serie di comunità mantenute dal movimento buddhista Asoke fondato dal monaco buddhista phra Phothirak.

Nel 1971 phra Phothirak ha criticato le pratiche clericali del buddhismo thailandese e ha dato l'avvio ad un movimento di riforma che ha creato notevole scandalo tra la gerarchia del sangha. Tuttavia, per quasi trent'anni phra Phothirak ha resistito nel suo sforzo di creare nuove forme di comunità thailandese basate sulla sua interpretazione della filosofia buddhista. I suoi sostenitori hanno fondato comunità in oltre otto province in Thailandia. I membri di queste comunità asoke conducono la propria vita nell'osservanza dei precetti buddhisti. Hanno una teoria alternativa di sviluppo sociale chiamato teoria del 'meritismo' (bun-ni-yom), in contrasto con il capitalismo. È interessante notare come le comunità asoke non siano state colpite gravemente dalla crisi economica del 1997.

In questo saggio ci si concentrerà sugli insegnamenti del Buddha, che il gruppo buddhista asoke ha reinterpretato in senso critico nei confronti del buddhismo istituzionale e dell'ambiente sociale prevalente. Queste reinterpretazioni sono diventate uno sviluppo sociale alternativo che è la base dello stile di vita delle comunità asoke. Infine, questo saggio tratterà delle relazioni entro il gruppo asoke così come delle relazioni di questo con il resto della società.

Antisistema thailandese: il gruppo buddhista asoke

Le comunità buddhiste asoke sono un movimento religioso e sociale a favore di uno stile di vita alternativo che è stato avviato da Phothirak dagli anni 70. Phothirak è un monaco buddhista che ha trascorso nel sangha statale gli ultimi trent'anni. Non gli era possibile compiacersi della pratica lassista della maggioranza dei monaci. E così finì con il formarsi il proprio gruppo di discepoli. Quando delle trasformazioni strutturali hanno inizio, non per questo il modo di fare del vecchio sistema preesistente cessa. Infatti succede regolarmente il contrario: il vecchio modo di fare continua e s'intensifica, ed è proprio questo che causa ed aggrava la crisi strutturale (Wallerstein, 1992:46). Questo è quello che è successo anche nel caso di Phothirak. Il sangha ha intensificato i suoi sforzi per dominare l'intero sistema sradicando l'antisistema. Phothirak è stato ostracizzato dal Sangha, sia dall'ordine thammayut che dall'ordine mahanikay nel 1975, azioni seguite da una procedura giudiziaria statale mossa contro il suo status e il suo vestire l'abito monastico buddhista condotta tra gli anni 1989 e 1998.

Nonostante l'ostracismo del sangha ufficiale, Phothirak non ha perso la sua franchezza. Il gruppo riformista Asoke è strettamente vegetariano e pone l'accento sulle regole monastiche del vinaya. Il gruppo ha ordinato donne quali monache dai dieci precetti, mentre richiede ai laici di aderire almeno ai cinque precetti. Il gruppo ha anche proposto interpretazioni molto radicali dei concetti buddhisti canonici. Tutto ciò è stato avvertito con fastidio dall'ordine monastico buddhista statale e dai monaci thailandesi tradizionalmente lassisti e amanti dello svago, come pure da diversi buddhisti laici.

Ciononostante, il Centro buddhista Santi Asoke, il primo nome usato quando il gruppo Asoke è stato presentato al pubblico, è rimasto fedele ai proprî princìpi per oltre trent'anni ed ha così posto le basi per le comunità Asoke (chum-chon asoke). Le comunità sono presenti in oltre otto provincie, sia a Bangkok che in campagna. Ciascuna comunità è costituita da quattro elementi principali. Il primo elemento ha il tempio come asse, che ospita preti, novizi, monache dai dieci precetti e laici da almeno otto precetti, detti "kon-wat". Il secondo elemento consiste in laici da almeno cinque precetti che vivono intorno al tempio come gente di villaggio. La scuola samma sikkha è il terzo componente in alcune comunità che dispongono delle risorse per aprire una scuola. E il quarto elemento consiste nei laici che ammirano gli insegnamenti del gruppo asoke ma vivono ancora nelle loro proprie case.

Il numero dei membri, tuttavia, non può essere contato con esattezza. Marja-Leena Heikkila-Horn (1998) ha diviso i membri in tre categorie. La prima consiste in circa settecento persone appartenenti all'asse: preti, novizi, "Kon-Wat" (o gente del tempio) e abitanti del villaggio. Il secondo gruppo conta circa ottomila membri attivi. Questo numero è una stima basata sul numero dei partecipanti ai gruppi di attività. L'ultimo gruppo conta approssimatamente diverse decine di migliaia di membri che ammirano l'assemblea vegetariana (come citato da Soontranurak 2000:84-85).

Gli ammiratori dicono che Phothirak ha fatto del bene alla società, ad esempio predicando l'eguaglianza, la pacificità, l'autonomia e l'autosufficienza. Sombat Chantarawongsa, l'eminente filosofo politico thailandese, ha definito la comunità asoke un'"utopia buddhista" (Chantarawongsa 1998). Praves Vasi, un eminente studioso thailandese, ha parlato della comunità asoke come di una comunità pacifica:

L'elemento più importante del movimento santi asoke non è il vegetarianesimo, ma la comunità pacifica. "Sila", che sono i precetti buddhisti, è lo stile di vita in armonia con la natura, che non sfrutta e che non mira al profitto. Rende la gente partecipe e sostenitrice gli uni degli altri tramite il "bun-ni-yom" o "meritismo". (T) (Vasee 1995:97)

Un altro eminente studioso di buddhismo, Sulak Sivalaksa, ammira molti punti del pensiero di Phothirak, soprattutto la sua dimensione sociale. Tuttavia Sulak critica Phothirak per la sua errata interpretazione dei testi Pali ed ha chiamato Phothirak "mijcha tithi", o nozione errata (Vasee 1995:61).

I critici d'altra parte hanno sostenuto che Phothirak arriverebbe a distruggere la religione. Nel 1982 Anan Senakhan ha pubblicato un libro a denuncia di Phothirak, intitolato "Phothirak - il Profeta altamente pericoloso" (Phothirak - Saatsada Mahaaphay). Il suo libro è stato pubblicato con il patrocinio del suo movimento, l'Organizzazione per la protezione degli insegnamenti buddhisti della Thailandia (Ongkaan phithak phutthasaat pratheet Thai) (Jackson 1989:170).

Infatti anche osservatori neutrali sono rimasti scioccati quando Phothirak ha tenuto uno dei suoi discorsi di arringa sostenendo di essere un "phra bodhisattava", una reincarnazione dello spirito sulla via dell'illuminazione tra una vita e l'altra. Secondo gli insegnamenti ortodossi non è permesso ai monaci di parlare del livello di conseguimento spirituale che avrebbero conseguito, tanto meno dichiarare d'essere in procinto di diventare un altro Buddha (Ehachai 2002).

Una lettura epistemologica del Kalamasutra degli insegnamenti del Buddha rivela che per essere capaci di analisi ci si deve prima poter fidare di se stessi. Perciò per il gruppo buddhista asoke ci sono molte prospettive e la completa analisi e reinterpretazione degli insegnamenti buddhisti e la radicalizzazione del "sistema" di Phothirak sono necessari.

I temi dominanti della radicalizzazione del "sistema"

Phothirak non è come gli altri buddhisti riformisti che tentano di reinterpretare gli insegnamenti del Buddha per conformarli alla società moderna. Piuttosto rigetta i valori contemporanei e il sistema sociale nei loro aspetti sia teorici che pratici.

Per quanto riguarda l'aspetto teorico, sono quattro i temi che costituiscono le fondamenta di tutte le comunità asoke.

Il primo tema è la filosofia del "bun-ni-yom", o "meritismo": questo è un concetto radicale nei confronti sia del buddhismo ufficiale che del capitalismo. Nel buddhismo istituzionale i laici "tam bun", fanno merito, donando denaro od oggetti materiali ai monaci. Lo scopo del procurarsi merito non è quello del far cessare la centralità del sé come negli insegnamenti del Buddha, ma è piuttosto l'aumento della centralità del sé: si accumulano buone azioni per portare l'individuo ad una condizione di vita migliore. È proprio la nozione di "meritocrazia4 buddhista" che è stata criticata tanto dai riformatori buddhisti quanto da Phothirak.

Phothirak usa ancora il termine "bun" o merito, ma ne ha corretto il significato per conformarlo all'insegnamento del Buddha sulla pratica spirituale. Inoltre, secondo Phothirak, "bun" non è solamente un merito individuale, ma è anche merito sociale. Nel movimento asoke merito significa semplicemente dare tutto il possibile alla società prendendone al contempo quanto meno possibile. E così sia i monaci che i laici hanno il loro compito nella generazione di merito, ma non nei confronti dei monaci, ma della società. Questo è un atteggiamento radicale nei confronti non solo del buddhismo ufficiale, ma è radicale anche nei confronti del capitalismo; la reinterpretazione di "bun" diventa "bun-ni-yom", o meritismo, con ironia verso il "thun-ni-yom", o capitalismo (Heikkila-Horn 2002). Prendere più di quanto si dia come si fa nel capitalismo per realizzare un profitto è in realtà una perdita netta nel "bun-ni-yom", perché è un male che impedisce il proprio sviluppo.

Il secondo tema è il "lokuttara pañña" o piena conoscenza della verità. Nell'insegnamento e nella pratica del buddhismo istituzionale c'è una netta distinzione tra l'ambito mondano e quello sovramondano, dove il coinvolgimento nelle attività mondane è associato con la forma laica della religione. Tuttavia Phothirak ha seguito phra Buddhadâsa, l'eminente riformatore buddhista, nell'integrare una valutazione positiva dell'azione nel mondo materiale con un'interpretazione stretta della dottrina, che è quella che è tradizionalmente considerata la forma della religione peculiare dei monaci, quella del lokuttara, la rinuncia al mondo (Jackson 2003:143-147). Mentre però Buddhadâsa cercava d'integrare la rilevanza salvifica del lokuttara con l'accento sul coinvolgimento mondano lokiya, Phothirak mette invece l'accento sul frutto della pratica morale o lokuttara pañña (Sirikarn 1997:33). Questo è inteso come la verità del lokuttara dhamma in se stessi. In altre parole, il culmine degli insegnamenti del Buddha è l'obiettivo di tutti, sia monaci che laici.

Il terzo tema è lo sradicamento dei "kilesa", o il volere più del sufficiente o del necessario. L'idea è considerata irrilevante nella società moderna. Oggigiorno tutto, specialmente i beni materiali, sembrano così importanti: i telefoni portatili, le automobili, i televisori, i computer e la tecnologia d'avanguardia. Tuttavia, persino nel mondo occidentale esistono problemi e ambiguità nella sfera del desiderio, della cupidigia e del bisogno. Phothirak chiaramente reinterpreta "kilesa" in un senso più ampio di quello tradizionalmente inteso. È considerato stravagante tutto quello che supera i quattro requisiti fondamentali che devono essere soddisfatti perché la vita continui. Persino l'attività sessuale è kilesa. Gli asoke pensano che preoccuparsi dei quattro bisogni fondamentali sia causa di accumulazione, ammassamento, illusione, ansietà, ingordigia, cupidigia, crimine, guerra ed erroneo mezzo di sussistenza. Ad esempio, nelle comunità asoke si consuma un pasto al giorno, si veste una foggia d'abito e di acconciatura, non si usano profumi e si posseggono pochi oggetti d'uso personale.

Questa interpretazione di "kilesa" è conforme all'economia buddhista che pone l'accento sulla massima efficienza del consumo. Ma è contraria all'economia predominante che pone invece l'accento sul massimo piacere. Negli insegnamenti buddhisti il piacere del consumo è impermanente: è causa di un desiderio che si rinnova e il desiderio che si rinnova continua il ciclo della sofferenza. L'economia buddhista elimina il piacere dal consumo; l'attenzione cade invece sulla sola sopravvivenza e il soddisfacimento dei bisogni fisici. La più efficace forma di consumo coincide con il più basso livello di consumo che possa sostenere una maggiore pratica spirituale negli esseri umani5. Questo condurrà alla fine ad un'economia di autosufficienza o all'economia di "bastevolezza" nella comunità.

Il quarto tema è la compassione. Negli insegnamenti del buddhismo theravada non è contrario ai precetti il consumo di carne che non sia stata preparata specificamente per se stessi. Tuttavia nel mahayana il consumo di carne è considerato una causa di sofferenza a carico della vita e per questo non mangiano nessun tipo di carne. Phothirak concorda con gli insegnamenti mahayana ed ha ulteriormente elaborato il concetto che non sfruttare gli animali comporti uno sviluppo di compassione negli esseri umani. In altre parole la compassione non è coltivata solo verso gli esseri umani, ma anche verso gli animali. Questa reinterpretazione ad opera di Phothirak ha sollevato un coro di critiche ma ha anche incoraggiato il vegetarianesimo in Thailandia.

Il campo pratico di questa reinterpretazione è rinforzato dalle reinterpretazioni teoretiche. Per quanto riguarda la pratica spirituale, gli asoke non meditano nel modo tradizionale stando seduti o camminando. Piuttosto praticano la meditazione ad occhi aperti mentre si dedicano con energia a qualsiasi tipo di lavoro nella comunità asoke. Il lavoro è il punto centrale, ma il suo valore non è considerato in funzione di quanto se ne guadagna, il suo valore è lo stesso processo lavorativo. Lavorare in squadra richiede compassione per i propri compagni di lavoro e concentrazione per portare a termine il lavoro. Gli asoke dicono che la pratica non è solo un atteggiamento esteriore, ma anche spiritualità interiore.

Ciononostante c'è uno spazio dove l'aspetto teoretico si può trasformare nell'aspetto pratico. Il lokuttara pañña dell'aspetto teoretico si trasferisce in sila, che è l'aspetto pratico dei precetti buddhisti. Gli asoke mettono l'accento sulla stretta pratica di sila fino al conseguimento dell'obiettivo della vita. Anche la pratica di sila può portare a pañña, ma allo stesso tempo sila può impedire pañña se devia dal sentiero verso l'obiettivo. Come ha scritto Masanobu Fukuoka, un agricoltore e filosofo naturale, nel suo libro "The One Straw Revolution" [La rivoluzione della singola paglia]: "Tutti sanno che l'obiettivo della vita è di andare al di là del mondo del relativismo nel mondo della liberazione, ma tenersi aggrappati alla [sola] teoria lo fa diventare un brutto sogno" (T) (Fukuoka 1987:120).

Secondo le reinterpretazioni di Phothirak la sua ideologia ha subìto principalmente due influenze: il buddhismo mahayana e gl'insegnamenti di phra Buddhadâsa. L'influenza dell'insegnamento del buddhismo mahayana consta in due princìpi. Il primo è "la pratica nel lavoro", o la pratica di massa con un accento sulla compassione. Il secondo è la reinterpretazione del primo precetto in modo da includere la proibizione del mangiare animali risultante nell'"essere vegetariano". Tuttavia la pratica del gruppo buddhista asoke ammette che gli insegnamenti buddhisti mahayana siano diversi dagli insegnamenti buddhisti istituzionali. Da un punto di vista pratico la maggior parte delle pratiche seguono ancora gli insegnamenti buddhisti theravada. Come ad esempio la stretta pratica di sila e vinaya, l'uso di oggetti non profumati o anche i bastoncini d'incenso e il fatto che non si conserva lo status [sociale] della donna6.

L'influenza di Buddhadâsa si ha nell'area della reinterpretazione teoretica come: l'interpretazione che rende lokuttara l'obiettivo della pratica spirituale per tutti quanti rifiutino la distinzione tra il mondano e il sovramondano, la pratica nel lavoro e il "bun" come pratica spirituale. Tuttavia Phothirak ha criticato la reinterpretazione di Buddhadâsa perché in pratica ancora priva di benefici. Phothirak reinterpreta sia gli insegnamenti del Buddha che la reinterpretazione di Buddhadâsa, entrambe le quali hanno portato ad uno sviluppo sociale alternativo delle comunità asoke.

Lo sviluppo sociale alternativo delle comunità asoke

Le comunità asoke sono esse stesse l'incarnazione della critica diretta e concreta politica e sociale. Nella comunità asoke la pratica del dhamma non è una preoccupazione solamente individuale. Infatti s'incentra sulle condizioni e l'ambiente sociale. Questa prospettiva mette l'accento su tre aspetti principali dello sviluppo sociale alternativo.

Il primo è la struttura sociale e il sistema di valori radicale, ariyatham, o civilizzazione. Invece della gerarchia della società moderna, in cui i civilizzati o i non civilizzati sono definiti in base alla ricchezza materiale e al potere, nelle comunità asoke i civilizzati sono definiti in base al livello della pratica mentale o spirituale. La gerarchia umana nelle comunità asoke è incentrata sul livello di sila, o pratica spirituale. Phothirak decostruisce la struttura sociale capitalista e ricostruisce quindi la nuova struttura entro il senso del dhamma. Per quanto riguarda la filosofia del "bun-ni-yom", la più elevata posizione gerarchica dei laici è quella di quanti praticano gli otto precetti, che si sacrificano e che fanno del bene nella società. Un motto che rivela l'orgoglio puritano del gruppo asoke è: "diligenza, avere iniziativa, osare essere poveri, sopportare il sarcasmo". (Kaewthep 2003:5). Un esempio di gente asoke che è ben nota nella politica thai è Chamlong Srimuang. Chamlong è un "kon-wat", un membro del tempio della "comunità asoke Pathon", nella provincia di Nakornprathom. Chamlong ha praticato gli otto precetti e si è sacrificato per la società nel movimento politico thailandese.

Il secondo è la distribuzione sociale, "satarana poki", o sistema pubblico di assistenza. Come nella filosofia di Buddhadâsa, un'ideologia politica non è più importante della sua capacità di procurare un ordine sociale giusto ed equo7. Phothirak lo reinterpreta in una dimensione pratica; è stato istituito un sistema pubblico di assistenza che è stato chiamato "satarana poki". In questo sistema tutti i beni necessari per vivere come il cibo, il vestiario, le medicine e le tariffe per il trasporto sono fissate per tutti gli abitanti del tempio a seconda delle loro necessità, non secondo le loro capacità (Settabunsang 2000:67). Siccome gli asoke hanno uno stile di vita spartano, dedicato com'è allo sradicamento dei "kilesa" o al "kin ngai yu ngai", ossia alla filosofia del mangiare semplicemente e del vivere semplicemente, il satarana poki non è un sistema costoso. Inoltre, grazie alla filosofia del "bun-ni-yom", gli asoke eseguono volontariamente ogni genere di lavoro che la comunità può svolgere da sola. In altre parole il satarana poki aiuta gli asoke a praticare la loro spiritualità tramite il lavoro cooperativo. Questo frutta la qualità del materiale prodotto e il rafforzamento della ariyatham, la struttura sociale della comunità. Il sistema satarana poki è decisamente una dipartita radicale dal capitalismo. Tende piuttosto al socialismo dhammico8.

Il terzo è la società utopica. La reinterpretazione di lokuttara pañña e di bun-ni-yom ha portato la gente asoke ad essere di stretta osservanza nei riguardi della loro disciplina personale così come per l'operare per il bene della società. Questo ha comportato una società pacifica con un nuovo tipo di organizzazione sociale. Ciascuna comunità fa affidamento su se stessa ma, allo stesso tempo, c'è un'interrelazione egalitaria tra le varie comunità. Ciascuna comunità asoke è indipendente dalle altre, eppure c'è un senso di reciprocità di relazioni molto forte quale gruppo unito dall'ideologia bun-ni-yom. I materiali, i prodotti, la conoscenza e i membri sono scambiati tra le comunità in modo che si creino gruppi autonomi. Il gruppo buddhista asoke è definitivamente svincolato dal sistema di mercato capitalista.

La capacità di fare affidamento su se stessa di ciascuna comunità si basa su oltre trenta attività di base che sono organizzate in base alla partecipazione volontaria. Nessuno dei lavori necessita di qualifiche professionali, solo di partecipazione. Le relazioni di compartecipazione, l'affiatamento tra il clero, i residenti nel tempio e i membri che vivono intorno al tempio concretizzano l'ideologia del gruppo e controllano i membri che partecipano. Sembra essere un sistema antiintellettuale contrario alla società esterna. Il lavoro principale posto a base dell'affidarsi a se stessa della comunità è l'"agricoltura naturale", che è condotta secondo il principio del primo precetto buddhista, senza che si sfrutti né se stessi né gli altri, il che implica che non si causi sofferenza agli agricoltori o ai consumatori e che non si provochino sofferenze agli animali o all'ambiente.

Il concetto di "agricoltura naturale" e tutto il lavoro condotto nelle comunità asoke segue la teoria della produzione dell'economia buddhista, che ha a che vedere con l'integrazione dell'economia. Questa mette in risalto il costo autentico di tutte le risorse, non solo i costi monetari e materiali. Ad esempio: la saggezza, l'esperienza e il lavoro umani sono risorse umane; il capitale fisico e sociale come pure la tecnologia materiale e concettuale sono risorse artificiali; l'energia e altre disponibilità ambientali sono risorse naturali. Non si sottolinea solo come ogni risorsa sia un'acquisizione, ma ci si preoccupa anche di come i rifiuti della produzione costituiscano uno dei costi 9. Anche gli asoke possono non aver tenuto conto di tutte le complessità di questa teoria. Però conoscono le autentiche cause e gli effetti delle loro attività. E così la produzione dell'agricoltura naturale si preoccupa del costo reale in sé.

Il gruppo asoke elogia il lavoro dell'agricoltura naturale quale "attività principale per la redenzione della Thailandia" perché costituisce il fondamento dell'affidarsi a se stessa non solo per le comunità asoke, ma anche per la società thailandese. Lo stile di vita astemio e il volontariato diligente fa sì che si producano molti più prodotti ortofrutticoli del necessario. Questo permette la vendita di una certa quantità di cibo vegetariano e di prodotti biologici alla gente che non vive nelle comunità in cambio di un modesto profitto, qualche volta senza alcun profitto o addirittura gratuitamente, in una forma di impresa che è prevista nel sistema di scambi bun-ni-yom.

Non si pone l'accento solo sull'agricoltura, ma anche sulla cultura rurale thailandese. Le relazioni parentali sono stimolate tra gli asoke. L'esempio più ovvio sono le scuole samma sikka, presenti in molte comunità asoke. Gli stessi studenti, come pure i loro genitori10, sono disposti a praticare rigorosamente i cinque precetti e l'ideologia bun-ni-yom. La filosofia educativa si manifesta al meglio nello slogan: "Ortodossia nel rispetto di sila, efficienza nel lavoro, conoscenza nello studio delle materie" (Kaewthep 2003:13). Gli studenti imparano sia le materie scolastiche che la pratica morale in un'atmosfera lavorativa. Tutti gli adulti della comunità diventano i loro maestri nelle varie materie, nei metodi di lavoro, nella pratica morale come pure nella cultura e nell'ideologia della comunità asoke. Questo è un sistema ri-produttivo delle pratiche sociali e delle istituzioni che deriva dagli insegnamenti di Phothirak.

Per quanto riguarda le relazioni parentali, gli studenti chiamano tutti gli adulti o i loro maestri "zia" e "zio" e chiamano gli altri studenti "sorella" e "fratello". Gli studenti più grandi e gli adulti si prendono cura degli studenti più giovani. Devono anche fungere da ruoli modello. Questo sistema di assistenza nella comunità asoke fa parte anche della cultura tradizionale thailandese. Ma la differenza sta nel fatto che agli studenti asoke più giovani si insegna a sviluppare la fiducia in se stessi perché siano capaci sia di criticare che di esporre il loro punto di vista agli adulti. Questo insegnamento è contrario all'autoritarismo che è profondamente radicato nella cultura tradizionale thailandese. Il gruppo buddhista asoke seleziona alcuni aspetti della cultura tradizionale mentre ne corregge i punti deboli.

Per quanto riguarda il loro giudizio sulle tecnologie moderne, gli asoke non le rifiutano e infatti le usano come uno strumento per il bene pubblico. Il gruppo buddhista asoke usa la tecnologia in due modi. Il primo è nei mezzi di produzione per la diffusione del dhamma e dell'ideologia bun-ni-yom perché possano travolgere il mondo. Questa attività consiste nella pubblicazione di libri, giornali, volantini, periodici semi-settimanali, giornali, CD, audiocassette, videonastri, siti web, radiodiffusioni locali, interviste televisive e articoli. Il secondo è la produzione di prodotti di erboristeria; il gruppo asoke ha scelto certe tecnologie e macchine per la realizzazione di prodotti d'erboristeria di buona qualità. Ciononostante la tecnologia moderna è usata per il bene comune, mai per il proprio agio. Per quanto riguarda gli otto precetti e lo sradicamento dei kilesa, a quanti risiedono nel tempio non è permesso l'uso di nessuna tecnologia, nemmeno le lampadine elettriche di più di dieci watt.

Il presente e il futuro del gruppo buddhista asoke

Nel corso degli ultimi trent'anni di impermanenza la società thailandese ha subìto diversi cambiamenti, con l'eccezione della stagnazione del sangha ufficiale. Il gruppo buddhista asoke è ancora ostracizzato dall'ordine monastico buddhista di stato. Ci sono ancora molte persone che osteggiano gli insegnamenti buddhisti asoke a causa della loro pratica rigorosa e della loro reinterpretazione degli insegnamenti del Buddha. Queste hanno provocato l'alienazione degli asoka dalla società capitalistica. Ciononostante il gruppo buddhista asoke si è dimostrato un successo nel proporre un'alternativa al consumismo del sistema predominante, ossia nel proporre una comunità che faccia affidamento su se stessa e che si fondi sull'assenza dell'egocentrismo, sul duro lavoro e sulla vita religiosa semplice. In particolare le comunità asoke non sono state colpite duramente dalla crisi economica del 1997. Per essere più chiari, le comunità asoke sono diventate un modello per il governo per un sistema di sviluppo sociale alternativo.

Dall'irrompere della crisi economica sono stati molti gli agricoltori che hanno dovuto lottare con i debiti contratti con la Banca dell'agricoltura e delle cooperative agricole (BAAC). Il governo ha quindi avviato un progetto chiamato "arresto del debito" (krong karn pak cham ra ni) per tre anni tramite la BAAC. Durante questo periodo di tre anni la banca ha mandato i suoi agricoltori nelle comunità asoke perché seguissero corsi sull'agricoltura naturale, l'autosufficienza e lo sviluppo sostenibile. Lo scopo principale è quello di istruire questi agricoltori perché siano maggiormente autosufficienti e si liberino della necessità di contrarre ulteriori debiti. Questi corsi sono iniziati nel 2002 e dureranno tre anni. Nello stesso periodo oltre 300.000 agricoltori saranno addestrati nei princìpi "bun-ni-yom". Inoltre, nel corso dell'ultimo anno la scuola samma sikkha è diventata un modello per il Ministero dell'educazione quale scuola buddhista esemplare. È diventata infatti un'alternativa al modello educativo occidentale imperante. Per la gente comune la pratica asoke è una scelta alternativa al buddhismo dominante e al capitalismo. Infatti, dopo la crisi economica del 1997, il numero degli ammiratori che hanno partecipato alle feste asoke aperte al pubblico è aumentato.

La rete delle relazioni tra le comunità asoke, il governo e la gente comune sembra in crescita. I progetti della BAAC e del Ministero dell'educazione potrebbero essere un segnale di un prossimo cambiamento delle scelte di politica di sviluppo. In particolare Chamlong Srimuang, che Duncan McCargo (McCargo 1997:78-94) ha rivelato avere uno stretto rapporto d'interdipendenza con la santi asoke11, è stato un consulente nel campo delle risorse umane per l'attuale primo ministro Thaksin Shinnawatra. Considerato il suo carattere come un insieme di idee sociali e religiose alternative non si può sottostimarne il potenziale di crescita, sia nelle regioni rurali che nell'area della politica. Potrebbe dimostrarsi un giovane "virgulto" capace di promuovere uno sviluppo sociale capace di una maggiore fiducia sulle proprie capacità, maggiore egalità, maggiore interconnessione e capace di produrre una società pacifica con dei fini religiosi in mente.


Note

1Questo saggio è stato presentato alla 15a Conferenza dell'Associazione per gli studi asiatici dell'Australia a Canberra tra il 29 giugno e il 2 luglio 2004. È stato rivisto da colleghi ed appare sul sito degli atti della conferenza con il permesso dell'Autore che ne mantiene il diritto d'autore. Il saggio può essere scaricato per l'uso privato legittimo [fair use] come delineato nel Copyright Act del 1954 e sue successive modifiche, insieme agli altri articoli di legge rilevanti.

2Per "buddhismo istituzionale" in questo saggio s'intende l'ordine monastico buddhista di stato, o sangha.

3Setthakit pho pheang = "l'economia dell'autosufficienza"

4La "meritocrazia" è una critica del buddhismo ufficiale di phra Buddhadâsa. È sua la proposta dell'idea di "dhammocrazia". Vedonsi i dettagli in Jackson 2003:228.

5Per maggiori dettagli vedasi: "Consumption Theory of Buddhist Economy" (La teoria del consumo nell'economia buddhista), Panthasen, Apichai, 2001. Buddha Settasart: vivattanakarn trissadee lae karn prayuk kab settasart saka tang tang [Buddhist Economy: evolution, theory and other applied economy (Economia buddhista: evoluzione, teoria ed altra economia applicata)]. Bangkok: Amarin Printing, pagg. 445-454.

6Nota del traduttore: non so cosa intendesse l'Autore quando ha scritto che il "female status is not maintained". Sono tuttavia portato a credere che intenda lo stato sociale nel senso che anche nelle comunità asoke la donna è ancora ritenuta, con il matrimonio, appartenente alla famiglia dello sposo, acquisendone così lo status e abbandonando il suo precedente.

7Per ulteriori dettagli sul pensiero e sulla politica secondo Buddhadâsa vedasi Jackson 2003:206-209.

8Il concetto di socialismo dhammico era usato da phra Buddhadâsa. Non ho nessun riscontro dell'uso della frase socialismo dhammico da parte di Phothirak ma il sistema satarana poki ha lo stesso scopo del socialismo dhammico. Peter A. Jackson ha descritto il socialismo dhammico in questo modo: "[Buddhadâsa] apprezza il socialismo per via dell'accento che pone sulla cooperazione piuttosto che sulle attività sociali competitive. Buddhadâsa propone il "socialismo dhammico" come una forma [di socialismo] che non mira solamente a procurare a ciascuno quanto necessita per sopravvivere. Ha piuttosto un obiettivo più elevato, cioè il procurare le circostanze sociali che permettano a ciascuno di perseguire il nibbana ..." (Jackson 2003:240)

9Per ulteriori dettagli sulla teoria della produzione dell'economia buddhista vedasi Panthasen 2001:430-436.

10I genitori degli studenti nelle scuole samma sikkha sono ammiratori, membri che vivono intorno al tempio o residenti del tempio del gruppo asoke. Tuttavia i genitori possono mandare i loro figli a studiare in qualsiasi altra comunità del gruppo buddhista asoke.

11McCargo ha notato che Chamlong è stato il primo portavoce della Santi Asoke. Chamlong ha condotto la propria carriera politica negli anni '80 con l'assistenza della Santi Asoke.

Bibliografia

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Ultima revisione: 07 settembre 2007.
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