La
fotografia accanto rappresenta dei monaci che realizzano un mandala del Buddha della
Medicina. >
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Amalaka,
Emblica officinalis.
Corteccia: da
applicare su piaghe, foruncoli, insieme alla corteccia della Dillenia pentagyna nei casi di
fistola tubercolare; cura il colera, la dissenteria e la diarrea.
Le foglie sono indicate nei casi di renella, di diarrea e per le
piaghe. Il frutto è refrigerante, diuretico, lassativo, indicato
nei casi di indigestione, insieme alla Swertia e al fieno greco nei casi
di gonorrea. Il frutto crudo è indicato come lassativo, essiccato
è usato per curare l'emorragia, la diarrea e come tonico per il fegato,
per lo scorbuto, il succo è usato come collirio. I
semi sono indicati nei casi di asma e disfunzioni dello stomaco.
< Bhaddamuttaka,
Cyperus rotundus. La pianta
intera:
per i colpi di calore. La radice: per i disturbi dello stomaco.
< Kalanusari, Nardostachys jatamansi.
Radice: è indicata come aromatico, tonico amaro, stimolante,
antisettico, per le convulsioni, per inalazione (insieme ad altre
piante) per le ulcere del naso e del palato, la dissenteria, la
costipazione, la bronchite (insieme ad altre piante), come lassativo e
per migliorare l'urinazione.
< Usira,
Andropogon muricatum.
Radice:
masticata per la tosse e il raffreddore, facilita la secrezione
bronchiale, è indicata nei casi di asma, diarrea e dissenteria; l'olio
è usato come stimolante dei nervi, sedativo, analgesico, per
l'epilessia, la costipazione. Gambo: per la tosse e il
raffreddore. Radice: come vermifugo, per la febbre intermittente.
La pianta intera: come sedativo, analgesico, sedativo della pressione
sanguigna, strofinata sugli arti doloranti.I diritti d'autore sono detenuti dall'Autore dell'originale.
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