SCRIPTA
MANENT (sed non ab infinito)
Questa
è
una collezione di testi varî che ho voluto parcheggiare qui
per non
perdere. Sono sia testi originali che testi reperiti su
Internet
che per una ragione o un'altra mi hanno interessato tanto da
volerli
tradurre.
- Scritti
sul
buddhismo, con particolare rilevanza
sulla
tradizione theravāda
- Altri scritti (opensource, società
e
politica, arte, cultura ecc.)
❦☸❦
Mi sento, dopo qualche anno di esperienza nell'inviare
liberamente sia i testi riportati nel seguito che altri, sia miei
originali
che semplici traduzioni o citazioni di altri, di dover aggiungere
qui
le mie considerazioni personali sul mio scrivere in Internet per
fare
chiarezza sul valore e funzione di tali testi.
Segue quindi una nota che costituisce una versione più elaborata
ed estesa della semplice dichiarazione di rigetto delle
responsabilità dello scrivente, quello che nei paesi
anglosassoni o nel contesto internazionale si chiama disclaimer.
Mi rendo ben conto che alcuni dei temi trattati nelle sezioni
che seguono la presente siano passibili di suscitare reazioni
emotive
accese presso certe persone, sia individui che gruppi.
A volte mi sono trattenuto dal rendere pubbliche certe traduzioni o
pezzi originali perché li ho ritenuti troppo suscettibili di
attirarsi controreazioni smodate e perché poi non c'era in mio
parere un evidente guadagno (in termini di valori sociali o etici)
che
li rendesse tanto importanti dal voler correre il rischio.
Ma sono convinto di due cose: se da una parte scrivere pezzi
ovviamente destinati a suscitare la disapprovazione o addirittura
l'ira
di qualcuno o di gruppi di persone senza una buona ragione per farlo
è pura provocazione, dileggio del prossimo e un'inutile sfida
destinata solamente a rendere l'umore e la vita nel mondo per certe
persone peggiore di quanto già lo deve essere per natura, questo
non deve essere elevato ad un tale sacro principio dal portare
persone
assennate a rinunciare all'esporre liberamente le proprie opinioni
o riportare quelle di altri, sia in segno di approvazione che
in
segno di dissenso.
Da un'altra parte trovo che si sia spesso esagerato ed
estrapolato ben fuori della giusta misura e del corretto contesto il
valore degli scritti che ho sia accumulato su questo sito che sparso
in
giro su Internet (specialmente USENET).
A riguardo mi preme sottolineare una cosa: gli articoli che
seguono e che in genere invio su Internet che sono stati trascritti
o
tradotti a partire da testi di altre persone, li ho inviati
perché li ho ritenuti interessanti.
Per
quanto
ciò certamente includa l'essere pienamente d'accordo
con le idee ivi esposte, non è certamente sempre vero e ci sono
altre ragioni, sia in linea di principio che nella realtà, per
le quali ho deciso di disseminare tali scritti.
Si può ad esempio inviare un testo che si trova interessante in un gruppo di
discussione perché NON
si è d'accordo con le idee e tesi che contiene e si cerca di
sondare le opinioni a riguardo presso un certo gruppo di individui
legati da un interesse comune. Questo può essere il caso,
ad esempio, dell'invio di un articolo sugli effetti positivi di una
politica energetica nazionale al 10% nucleare in un gruppo di
discussione ecologista. Altrimenti potrebbe essere il caso di
un articolo sugli effetti benefici del mangiare un chilo di carne a
settimana inviato su un gruppo di discussione sul vegetarianismo
dove
si sa scrivono dei medici, per sollecitare le loro opinioni
informate.
Si può altrimenti inviare un articolo sul quale si fa
fatica a formarsi un parere definitivo, oppure che proprio non si
comprende ma che per qualche ragione si trova lo stesso tanto
interessante da volerne leggere quante più opinioni informate
possibile. Questo potrebbe essere il caso,
ad esempio, dell'invio di un articolo sulla possibilità della
creazione di un buco nero artificiale nel Grande Collisionatore di
Adroni del CERN che possa risucchiarsi la Terra con tutti gli
annessi e
connessi (la creazione del più potente e definitivo
aspirapolvere mai concepito) su un gruppo di discussione di temi
scientifici.
Si può diffondere uno scritto per spirito goliardico, o
beffardo, o per stimolare reazioni fantasiose (come le interviste
immaginarie a personaggi storici, ipotesi sull'evoluzione
alternativa
di eventi storici al variare di certe condizioni), per sondare le
opinioni dei lettori, per scoprire retroscena a proposito di certi
fatti su cui qualcuno potrebbe vantare una conoscenza esclusiva, per
imparare, per mettere alla
prova le
proprie capacità dialettiche (dannato chi lo fa, a proposito)
per... basta, che più ci penso più mi vengono idee in
mente sul perché. In breve, per fare anche cultura.
Insomma, purtroppo nessuna di queste ragioni viene in mente a
quanti, sentendosi per qualsiasi ragione urtati da un certo
articolo,
saltano su armati di obiezioni, tesi, controargomentazioni,
confutazioni, "prove", illazioni, accuse e, ovviamente, una piena
dovizia di insulti se non addirittura minacce.
Anche quando l'intento dell'autore (o del traduttore, o del
messo) sembra evidente, la prudenza, il dubbio, il tatto e la
cortesia
(sembro scrivere di cose arcaiche e primitive, lo so, ma non è
un difetto di quanti li ritengono ancora contrassegni di civiltà
e nobiltà d'animo) dovrebbero suggerire di esporre le proprie
critiche usando il modo congiuntivo (anche questo: il solo modo
moderno
è quello indicativo; noialtri che non solo conosciamo, ma
addirittura usiamo il congiuntivo e il condizionale siamo ritenuti
dai
più fervidi e
creativi dinosauri).
O
chiedere che l'autore espliciti il suo intento prima di passare alle
critiche
aperte e dirette verso la persona. Così regolarmente non
è, ed è ormai regola che basti il minimo sospetto (o
pretesto) per passare alle più violente e volgari accuse,
attacchi e ritorsioni.
Quando mai cambio parere su un certo argomento o trovo
informazioni attendibili che mi fanno ritenere qualcosa che ho
scritto
non corrispondente al vero o non verosimile, non necessariamente
pubblicherò un contro-articolo o emenderò quanto
già presente su queste pagine o lo toglierò dal
sito. Questo soprattutto per motivi di pigriztempo.
Spero di non essere che il bersaglio sporadico di pochissimi
e
innocui tali attacchi in futuro (che ciò non debba succedere mai
so essere un'utopia, una fantasia irrealizzabile). E
soprattutto
di non perdere mai (più) le staffe io
stesso contro tali personaggi quando succede che mi tagliano la
strada
facendo magari anche il gesto
dell'ombrello (cacchio,
non
c'è un'analoga pagina in italiano! Ma dove andrà a finire
la cultura italiana di questo passo! - embrionale, ma
adesso c'è).
Insomma, doveste arrabbiarvi per qualcosa che avrete letto o
visto in questo sito fate subito una pausa, prendete tre o quattro
bei
respiri profondi, se è una bella giornata fate una passeggiata
al parco o intorno all'isolato, solo dopo pensate se sia il caso di
fare qualcosa in proposito. Sono una persona ragionevole e
leggerò e prenderò in considerazione le vostre
ragioni. Magari deciderò di avere lo stesso ragione io, :-) ma di solito dedico del
tempo
per spiegare le mie fonti, motivazioni e intenti a chi mi ha voluto
contattare per spiegare con un minimo di civiltà le sue ragioni.
Fintanto che è possibile, intendo avvantaggiarmi della
libertà di pensiero e della libera esposizione e circolazione
delle idee. Ma quando mai succede che la libertà e il
rispetto sembrano entrare in rotta di collisione, di solito
prediligo
la prima.
Ultimo aggiornamento: 10 ottobre
2014
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